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DDL Capitali – art 2: Estensione della categoria di PMI emittenti azioni quotate

L’art. 2 del DDL Capitali, nel testo approvato dal Senato della Repubblica, estende la definizione di PMI, ai fini della regolamentazione finanziaria, innalzando da 500 milioni ad 1 miliardo la soglia di capitalizzazione di mercato attualmente prevista dalla lettera w-quarter. 1) ai fini della qualificazione di imprese emittenti azioni quotate come PMI. In particolare, la disposizioni estende la definizione della categoria di PMI, includendo tutti gli emittenti con capitalizzazione di mercato inferiore a 1 miliardo di euro.

A Gennaio 2023 le società quotate come PMI sulla base della soglia di 500 milioni di euro sono state 128.

La nuova soglia deriva e tiene conto delle raccomandazioni formulate in ambito europeo e volte alla realizzazione della Capital Market Union (CMU) e cioè la progressiva ed ulteriore integrazione tra i mercati dei capitali degli Stati Membri ai fini della convergenza in un vero mercato unico a livello europeo.

La CONSOB evidenzia come l’attribuzione della qualifica di PMI ad un emittente comporta alcune significative modificazioni della disciplina applicabile in materia di:

  1. Trasparenza degli assetti proprietari, con l’innalzamento della soglia minima delle partecipazioni rilevanti da comunicare dal 3% al 5%
  2. Offerte pubbliche di Acquisto Obbligatorie ed in particolare:
  • La facoltà degli emittenti di stabilire statutariamente una soglia OPA diversa da quella standard, in ogni caso compresa tra il 25% ed il 40%
  • La facoltà di esercitare la facoltà di opt-out statutario dell’obbligo OPA da consolidamento nei primi 5 anni dalla quotazione

Il DDL Capitali (Interventi a sostegno della competitività dei capitali […])  è volto a migliorare il quadro normativo e regolamentare applicabile agli emittenti per rendere più efficiente non solo l’accesso, ma anche la permanenza delle imprese sui mercati dei capitali, ed in particolare da parte delle PMI, permettendo a quest’ultime anche la dematerializzazione delle proprie quote (argomento che verrà affrontato in un successivo editoriale).

Il Decreto determina importanti trasformazioni normative nell’ambito delle disposizioni in materia di società di capitali contenute nel codice civile, ed un’opportunità per le Piccole e Medie Imprese di incrementare, tramite una maggiore partecipazione al mercato dei capitali, la propria competitività.

Possono procedure semplificate di accesso al mercato finanziario consentire un’ effettiva opportunità di sviluppo per le piccole e medie imprese italiane?

Domande che meritano un confronto ed una riflessione.

Edito

Dr. Vincenzo Ricci

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